La chiamano “fiore di cera” o “fiore di porcellana” e non è difficile capire perché: i fiori della Hoya carnosa sembrano finti, tanto sono perfetti. Sono piccole stelle bianche con il centro rosso, carnose e compatte, veramente simili a piccole stelle di cera. Inoltre sono profumatissimi, soprattutto verso sera. Compaiono in estate, riuniti in infiorescenze che arrivano a 10 cm di diametro, veramente spettacolari! Anche le foglie sembrano scolpite nella cera: possiedono infatti un rivestimento ceroso che, nelle zone d’origine (Indonesia e Australia), le protegge dai potenti raggi del sole e dai marciumi dovuti alle frequenti piogge torrenziali.
Consigli di coltivazione
Si posiziona in un punto molto luminoso dell’abitazione, per favorire la fioritura, ma non esposto ai raggi solari diretti; in estate spostatela all’aperto in mezz’ombra (con tanta luce ma senza sole diretto). Vuole un terriccio universale o per piante. Sopporta bene il caldo, fino a 35 °C, ma non il freddo: resiste solo fino a 13 °C. Va bagnata con regolarità in estate, appena il terriccio si asciuga del tutto. In inverno basta un po’ d’acqua ogni 25-30 giorni. Teme i marciumi radicali per eccesso d’acqua. In estate si concima ogni 15 giorni nell’acqua di irrigazione con un concime liquido ad alto contenuto di potassio. L’eccesso d’acqua, i raggi solari diretti e la temperatura troppo bassa sono i suoi grandi nemici.
Da non dimenticare
Al contrario di ciò che si raccomanda per tutte le altre piante, lo stelo fiorale della hoya non va mai tagliato, nemmeno quando l’infiorescenza è sfiorita (togliete uno per uno i singoli fiorellini appassiti): lo stesso stelo produce altre infiorescenze nell’arco della stagione. Se si taglia, non si avranno più fiori durante l’anno. Ciascuna infiorescenza può durare sulla pianta per circa tre mesi.
Hoya (fiore di cera): come e quando irrigare
Il terriccio deve risultare sempre appena umido, mai del tutto asciutto né fradicio a lungo: dopo 15 minuti dall'innaffiatura eliminare l'acqua ancora stagnante nel sottovaso per evitare che le la terra rimanga troppo bagnata. Le piante in terrazzo e giardino, in ombra, possono richiedere in estate innaffiature ogni 2-4 giorni; in inverno, in casa, in genere ogni 7-10 giorni, anche meno se è in un ambiente molto fresco.
Per conservare stabilmente un corretto livello di umidità nel terriccio è utile impiegare l'irrigatore automatico Claber Idris da inserire nel substrato del vaso, collegandolo all'apposito serbatoio o a una bottiglia.
In caso di assenza la pianta può essere irrigata con l'aiuto di Claber Oasis, distributore d’acqua completamente autonomo, pronto all’uso in pochi minuti e in poco spazio. Non necessita di collegamenti al rubinetto o all’impianto elettrico.